Ritorno su una citazione di qualche giorno fa. Ho ritrovato l’appunto da cui ho attinto e vorrei precisare il contesto. Emmanuel Levinas cita Léon Blum, che nel 1941, in carcere scriveva:
Noi lavoriamo nel presente, non per il presente. Quante volte nelle riunioni popolari mi è accaduto di ripetere le parole di Nietzsche: Che l’avvenire e le più lontane cose siano la regola di tutti i giorni presenti”.
Emmanuel Levinas, Umanesimo dell’altro uomo, Il Melangolo, Genova, 1985 (ed. or. 1972), pp. 65-66.
Una puntualizzazione, una ‘metacitazione’. Non sarà l’ultima;-)
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