In una consulenza per conto della Municipalità di Ipnia ho collaborato alla stesura di una linea guida per l’amministrazione nei rapporti con i fornitori di beni e servizi, lavorando con due colleghi: una dirigente del settore Lavori pubblici e un funzionario degli Affari generali.
La dirigente aveva già dato segni di autoreferenzialità, ma nella fase di revisione del documento, non riusciva a contenersi.
Mentre eravamo al lavoro con il portatile collegato al proiettore, si alzava, e passeggiando avanti e indietro nella stanza, mi diceva: “Maino, questo scriviamolo bene…”.
E dettava la modifica.
E poco più avanti nel documento, si fermava al mio fianco, a braccia conserte, e, dondolandosi sul bacino, diceva: “No, nonnonò, no, mmmmh… Maino, questo scriviamolo meglio!”.
La dirigente è giunta in vetta verso l’ora di pranzo (verso la fine del documento): “Ragazzi – ha sussurrato curvandosi, arrocando la voce e mettendo una mano sulla mia spalla destra e una mano sulla spalla sinistra del funzionario – forza, mettiamocela tutta, qui va scritto davvero benissimo!”.
Mi sono leggermente irrigidito, ho guardato il funzionario che tratteneva il fiato, e ho detto: “Dottoressa, cosa ne dice se questo passaggio lo scriviamo diversamente?”.
Nulla.
Non è successo nulla.
“Forza Maino, che quasi ci siamo. Se penso a lei, penso a un minatore delle parole. Lei rivedrà il sole quando avremo finito!”.
“Aiuuuto – ho pensato – qui franano i fondamentali”.
E mentre vacillavo incapace di proferire un esorcismo, il funzionario al mio fianco ha rantolato: “Dottoressa, mi sento male” si è alzato e uscendo ha lasciato la porta aperta.
A quel punto ho fatto il passo: “Dottoressa, mi sento male anch’io” e via, di corsa.
A volte la fuga è la scelta migliore.
L’unica.
PS
Di bene in meglio…
Bene (avverbio di grado positivo)
Meglio (comparativo di maggioranza)
Benissimo (superlativo assoluto)
Caro Vittorio,
quando riprendiamo gli appunti sul progettare e scriviamo un dialogo a quattro mani (serio, ma anche no)?
;-)
Graz
vedo la dirigente rimasta sola che si siede al tavolo, appoggia le mani sulla tastiera, guarda verso la porta, non torna nessuno, sente un vociare in fondo al corridoio, vuoi lo zucchero? no grazie, allora si alza chiude la porta e si concentra sul testo, prova a digitare qualcosa ma con il polso sposta la freccetta del mouse e va a d inserire la modifica nel posto sbagliato, cerca di rimediare con la freccetta di annullamente azione, ma è trascorso troppo tempo ed il computer stava andando in standby, così la richiesta di annullamente non viene eseguita, ma inizia a roteare una lama rotante (PS: G.MAINO HA SOSTITUITO LA CLESSIDRA CON UNA DELLE ARMI DI GOLDRAKE, QUANDO LAVORA CON LE MUNICIPALITA’. QUANDO LAVORA CON LE COOPERATIVA SOCIALI LA SOSTITUISCE CON UN CRICETO BENDATO PRIGIONIERO IN UN LABIRINTO CHE GIRA E GIRA…) ed allora la dirigente si preoccupa, torna alla porta e guarda nel corridoio, il dott. Maino sta tornando, ha fatto un’alleanza con il funzionario e stanno tornando più forti e convinti, lei torna al computer e la lama ancora gira e gira, entra Maino, tutto bene, lei suda più del dovuto, sì guardi si è bloccato qui il computer, non so, volevo dire meglio questa cosa qui…, Graziano si siede, tocca qualche tasto, il computer diventa blu e poi nero.
quando lo riaccende il testo su cui hanno lavorato non c’è più. dai lo riscriviamo, dice Graziano, verrà sicuramente meglio.
la dirigente si apparta e lancia aeroplani dalla finestra. se li piega con più cura volano meglio, dice Maino. se poi inumidisce la punta, volano benissimo, aggiunge bandanzoso. la dirigente annuisce, felice.
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