Non è facile dare informazioni sugli orari senza disorientare.
Forse si potrebbe dire che si tratta di un problema psico-logico. Entrano in campo i destinatari e le relazioni (lato psico), hanno un ruolo i ragionamenti (lato logico cognitivo). E poi c’è il trattino (che separa per unire:-)
Il fatto quotidiano…
In vacanza abbiamo visitato una media storica città pedemontana. Ciondolando qua e là, nel primo pomeriggio ci siamo imbattuti nella austera biblioteca centrale. Perché non entrare per cercare refrigerio sfuggendo all calura del primo pomeriggio, guardarsi in giro, sedersi e stare un attimo tranquilli? Detto, fatto. Seduti nell’androne ci siamo abbandonati sulla solita panca in pietra, e sotto le volte affrescate abbiamo provato ad immaginare il passato dell’augusto palazzo, i suoi abitanti e il via vai di gente e di stagioni.
Sogni ad occhi aperti, interrotti da un bibliotecario che, invitandoci a uscire, ci ha dato un foglietto con gli orari della biblioteca.
Già, orari di apertura o di chiusura?
Voi cosa ci aspettereste? Perché cambia, è evidente (o forse no) se noi informiamo i gentili utenti che la biblioteca sarà chiusa/sarà aperta nel periodo estivo secondo il seguente calendario…
Cambia dal punto di vista del senso della comunicazione (forse posso essere più esplicito con una digressione: l’azienda per la quale lavoro fa parte di una organizzazione di rappresentanza che si perita di mandare email scritte a caratteri maiuscoli, massimamente circostanziate, per informare dei periodi di chiusura natalizi, pasquali, estivi e di tutte le feste comandate, laicheo di religiosa memoria, dei ponti annessi e connessi. Voi cosa pensereste di una organizzazione così?).
Torniamo alla biblioteca: cosa si intende dire quando si comunicano gli orari di chiusura come elemento centrale?
Saltiamo al punto di vista psicologico, al gentile utente fa più comodo sapere quando la biblioteca è aperta o quando è chiusa? Conviene esplicitare che è aperta il martedì, mercoledì e venerdì mattina dalle 09:00 alle 12:00 e tutti i pomeriggi dal lunedì al venerdì dalle 15:00 alle 18:30, oppure…
Dare gli orari è chiaro che espone, lascia trasparire il sentimento profondo: Posso, ma solo dalle cinque meno un quarto alle cinque… Sentiamoci, ma prima delle otto, poi ho molte cose da fare… Sentiamoci, ma non nella pausa pranzo, mi vedo con alcuni colleghi e parliamo di lavoro… Dare gli orari è dare disponibilità, o negarla. Ecco il lato psico-relazionale.
Chiusure o apertura, sgambetti o combinazioni ardite?
Siamo aperti l’intero mese di dicembre, ad eccezione dell’8 che cade di mercoledì, facciamo ponte il martedì 7 e il lunedì 6 è di chiusura. E già non è più vero che si sarà aperti l’intero mese di dicembre. Se poi aggiungiamo che il 24 la biblioteca rimarrà aperta fino alle 12:00 e l’ultima settimana si osserverà un orario ridotto con apertura pomeridiana, tranne il 31 che l’apertura sarà dalle 09:00 alle 12:00, si converrà che l’informazione-guida “siamo aperti l’intero mese di dicembre” è vera in un modo parziale (verità percentuale, ma a queste siamo pure abituati) ma soprattutto in modo confuso (verità spiazzante in quanto vera abbastanza per poter essere detta vera, ma di un vero illogicamente intermittente, seppure preponderante).
Ecco il lato logico: enunciazione generale affermativa, salvo disconferme: si richiedono dunque ragionamenti per ricostruire il patrimonio di cui si dispone. Un po’ come dire: Se lei investe i soldi guadagna il 4%, al quale va sottratto il 7% dell’utile per commissioni varie, lo 0,27% del capitale per balzelli unificati, il 12,5% ridotto di uno 0,72% per unatantum di solidarietà… Insomma se investo 10.000 euro per un anno quando mi ritrovo sul conto? Quindi, esperienza alla mano, si converrà che alle sottrazioni e alle divisioni sono da preferire le addizioni e le moltiplicazioni (o meglio che… le addizioni e le moltiplicazioni sono da preferirsi alle sottrazioni e alle divisioni: anche ciò che viene detto prima aiuta a capire ciò che si dice dopo).
Torniamo ad agosto 2011 (così la facciamo finita): l’orario della suddetta biblioteca è valido dal 03-07-2011 fino al 10-09-2011 (meglio sarebbe mettere i mesi in lettere). Ma si osserverà la chiusura pomeridiana nella sola settimana antecedente Ferragosto e totale nella settimana di Ferragosto. Il servizio riprenderà integralmente dal 12-09-2011.
La logica che ci è venuta incontro era dunque del tipo: “sì, ma”. La psicologia invece: Cosa ci fate qui? È chiuso! Fuori! Gentili utenti, andate in ferie!
Senza alzare la voce
Ora perché non si può dire che la biblioteca in giugno, luglio e agosto sarà aperta il martedì, mercoledì e venerdì mattina dalle 09:00 alle 12:00 e dal lunedì al venerdì pomeriggio dalle 15:00 alle 18:30 (il sabato sarà chiusa). Questo basta (o quasi, rimane il problema di Ferragosto che potendo si risolverebbe sul piano delle organizzazione delle ferie). Ma in ogni caso, siccome oggi è sabato qui, nel fresco androne dello storico palazzo centrale noi non possiamo stare (e non c’è bisogno di alzare la voce).
PS
Ricapitolando
La biblioteca in giugno, luglio e agosto 2011 sarà aperta:
– Mattina (09:00-12:00): martedì, mercoledì venerdì.
– Pomeriggio (09:00-12:00): lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì.
– Il sabato sarà chiusa (si riapre da settembre).
– Nella settimana prima di Ferragosto: sarà aperta solo il mattino (lunedì, mercoledì, venerdì)
– Nella settimana dopo Ferragosto: sarà aperta solo il pomeriggio (martedì, mercoledì, giovedì, venerdì)
PPS
Critiche, osservazioni e sopratutto miglioramenti sempre welcome!-)
accidenti….sono chiuso dentro la stessa biblioteca e non trovo gli orari di apertura per uscire!
v
ciao graziano…sono rientrata oggi 22 agosto alle ore 6.15 varcavo la soglia di casa dopo una meritata vacanza di 23 giorni…durante i quali ho persino compiuto 40 anni, leggo il tuo blog e mi si risolleva l’umore nel trovare gli orari di una biblioteca nel 20011…sei troppo avanti..
io apro ” bottega” domani….oggi non ce la posso fare::)))
ciao saluti a tutti….
anna