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Pensieri, esplorazioni, ipotesi. Un confine incerto tra personale e professionale.

Avvertenza, prima che si alzi il sipario

I formatori (practitioner o accademici) corrono spesso il rischio di trasformarsi in imbonitori. Illustrano configurazioni auree, promuovono sistemi ordinati, vendono soluzioni convincenti.

Se va bene – smaglianti – rassicurano. Alleviano così per un breve tratto le fatiche del lavoro.
Perché lo facciano è ancora in parte un mistero. Più ragioni – si può intuire: l’incertezza indispone (formazione-placebo?), il pubblico chiede divertimenti (form-entertainment?)…
E si sa poco anche degli effetti a medio e lungo termine: se si perde l’ammicco del formatore, si finisce col credere a quello che si dice-si sente-si fa, alimentando così futuri disappunti.

Nella fiction formativa l’incollimabilità delle cose tende a venire espunta. Nelle lunghe trasmissioni slide-oriented può prevalere la noia. Nelle esercitazioni, l’immobile pedalare sulla cyclette. Prevale in ogni caso una sotterranea tensione alla stabilizzazione. Addestrare è allenare all’autocontrollo.

Sulla distanza questa formazione può avere effetti collaterali.

.

PS
Scrivo questa avvertenza per me stesso. Sto preparando un intervento di formazione di quattro giorni. A rischio tra esoterismo e cabaret, cerco di collegarmi emotivamente con i giorni che verranno.

.

3 comments on “Avvertenza, prima che si alzi il sipario

  1. vittorio
    2 February 2012

    …..mmmmmmmmm……..allora è come se il tempo formativo avesse una funzione rassicurante e stabilizzante, piuttosto che un orientamento al cambiamento? in effetti il tratto metodologico ‘slide’ ha un che di immobilità. Corto circuito globàl quando il docente legge le slide….sonno….tempo perso….si impara soltanto quando ne va della tua vita!
    v

  2. annaomodei
    21 January 2012

    Caro Graziano,
    essendomi spesso trovata coinvolta come studente in momenti di esercitazione trovo davvero calzante l’immagine della cyclette… apprendimento apparente e slegato dai contesti…
    I percorsi formativi che mi hanno dato di più si sono basati sul metodo della scuola – guida: sperimentare la realtà con i doppi comandi… Ma questo non è sempre realizzabile…

    Un saluto
    Anna O.

  3. mainograz
    21 January 2012

    Reblogged this on Grazdigraz and commented:

    Però, però…

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