Mainograz

Pensieri, esplorazioni, ipotesi. Un confine incerto tra personale e professionale.

Rossella Elisio, ospite della settimana 39/2012

Sul prendere appunti per lavoro…

Rossella Elisio

Anche io per lavoro e per pratica mi interrogo spesso sul prendere appunti: osservo attivazioni e comportamenti altrui, ma anche mi interrogo sulla montagna di carta che mediamente produco in situazioni di studio o di consulenza.

Credo che nei luoghi di lavoro si prendano pochi appunti e che ci siano comportamenti che si collocano prevalentemente agli estremi del “prendo/non prendo appunti”.

Mi colpiscono in particolare alcune figure:

  • Lo scolaro: faccio viaggiare la penna sul foglio così tu (formatore/consulente/capo) pensi che io stia seguendo quello che dici, in realtà sto facendo disegnini.
  • Lo scolaro vendicativo: prendo appunti approssimativi e faccio viaggiare la penna sul foglio, “mi spezzo ma non mi piego” e alla fine della riunione lascio il foglio in bella vista sul tavolo, in modo che tu e gli altri partecipanti all’incontro sappiate che …
  • Il consumista: a cosa serve prendere appunti? Tanto me lo ricordo…
  • L’investitore: prendo appunti perchè mi interessa, voglio trattenere ciò che sta succedendo per poi riguardarlo, ripensarlo, poterlo fare mio e magari usare ciò che ho scritto come trampolino per altri pensieri… Interagisco e traduco (per me e per gli altri)!
  • Lo scalpellino: prendo appunti perchè mi aiutano a tenere l’attenzione, a fissare dei passaggi che nel tragitto dagli organi di senso (vista/udito) all’output della scrittura, lasciano tracce nella mia mente e nel mio corpo.

Si può fare ricerca dai romanzi?

Personalmente credo proprio di sì, e sono curiosa di leggere le prossime puntate del post sul prendere appunti per lavoro… I romanzi sicuramente aiutano a guardare con l’aiuto della distanza e del transfert avvenimenti e questioni che ci vedono coinvolti nel quotidiano.
.

Rossella Elisio

Consulente, formatrice e recentemente blogger di Appunti di lavoro… ma anche mamma, zia, shiatsuka, coltivatrice di piccoli ortaggi sul nostro terrazzo milanese e dama di compagnia di una bella gattona bianca e nera di nome Nerina.
Nel mio lavoro tento di tenere insieme al meglio tutte queste parti pensando che anche i clienti che incontro, i committenti, chi viene con me in aula, i colleghi… tutte queste persone, hanno altrettante sfaccettature e forse anche di più!
Questi i miei post più recenti: Lettura come pratica riflessiva e di conciliazione (05 settembre 2012) e Thich Nhat Hanh, mindfulness e lavoro (26 settembre 2012)

4 comments on “Rossella Elisio, ospite della settimana 39/2012

  1. marttom
    5 October 2012

    Vedo che il nostro “album di appuntatori” continua a crescere… la potenza dello scambio generativo!!! Che piacere ..
    Rossella

  2. marttom
    1 October 2012

    Grazie, Giancarlo.. il tuo contributo è un grandissimo aiuto e stimolo a implementare il nostro album degli “appuntatori”.. potrebbe diventare un piccolo progetto condiviso con i frequentatori del blog Mainograz!! Le figure che insieme possiamo delineare con costituiscono etichette fisse e immodificabili ma che penso piuttosto che le situazioni, l’interesse per i temi trattati, le modalità con cui si svolge l’incontro, la nostra condizione del momento, possano farci passare dal vestire il ruolo dello “scalpellino” a quello dello “scolaro vendicativo”. Ricordo e confesso che ci sono state alcune riunioni in cui prendere appunti, nell’inutilità generale dell’incontro e dopo alcuni vani tentativi di riportarlo ad un senso compiuto, consisteva nello scrivere la lista della spesa (nel tentativo di rendere utile quel tempo, e portarmi avanti nel lavoro post azienda, ovvero fare la spesa prima di tornare a casa) e questo serviva anche da attività de-stressante o resistenza attiva. Come si potrebbe chiamare questa figura … forse “il dis-appunto”?

    Propongo un post-partecipato in cui ampliare le figure degli appuntatori che grazie a Giancarlo si sono già arricchite di:
    “in due tempi”
    “dis-appunto”

    buon inizio di settimana e tutti

    Rossella

    • mainograz
      1 October 2012

      Sì, Rossella,
      ecco due s-punti:
      – appunti in due tempi
      – dis-appunti

      Aggiungo:
      – appunti come liste
      – appunti per punti
      – appunti stenografici

      Adesso fisso così le idee al volo (proprio come faccio con gli appunti).
      Poi ci torno sopra, calma (secondo tempo).

      Un saluto,
      Graziano

      PS
      Grazie Giancarlo (evviva la funzione ‘cerca’!-)

  3. Giancarlo Zaffaroni
    30 September 2012

    Ciao Rossella, anche io prendo appunti per lavoro, faccio schemi per spiegarmi, dipende da come si svolge la comunicazione. Ma questi appunti, schemi, sono essenziali, pro memoria, scelta di particolari significativi. Se serve, poi, a breve (ché la mia memoria è labile), scrivo per bene una paginetta circostanziata, che spesso recupero dopo tempo, perché ricordo il tema. Così non riesco a classificarmi in uno dei tupi tipi, chiamerei il mio modo “In due tempi” o “Riflessivo”. Non ho però un archivio serio degli appunti, senza la funzione di ricerca del computer sarei morto. Grazie.

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