Sono le due.
Scendo alla fermata Udine e aspetto il treno per Cologno Nord.
Non c’è nessuno.
Tranne una coppia che si tiene per mano e guarda un cartellone pubblicitario.
Vado verso la testa della banchina.
Mi avvicino e lascio scorrere lo sguardo.
Mi sembrano due sposini un poco avanti con gli anni.
Lui legge ad alta voce le scritte, meditandole tra sé.
Sul cartellone pubblicitario c’è scritto:
8 euro di buono sconto ogni 50 euro di spesa
da utilizzare dal 2 al 30 gennaio 2013 su una spesa di almeno 40 euro.
Lei lo guarda, ascolta, sorride e lo bacia sulla guancia.
Con passo deciso si avvicina un frate francescano.
Dal saio, appena sopra la caviglia, spuntano pantaloni scuri.
Sandali e calzettoni di lana, grigi con la punta più o meno bianca.
Una borsa a tracolla, in mano un libro.
Si guarda in giro.
Lui rilegge ad alta voce il messaggio pubblicitario: «Non male il 15% di sconto. Ci possiamo fare un salto».
Lei continua a sorridergli: «Caro, dai, lo sconto è del 20%. 8 su 40…».
«Pace e bene figlioli. Lo sconto non arriva al 10%» fa il francescano.
Sferraglia e frena il treno in arrivo.
Il francescano sale, la coppia fa due passi e sceglie un altro vagone.
Io rimango a terra.
Guardo il francescano che dal finestrino mi fa un cenno con il libro.
Guardo la coppia.
Lei si aggrappa a lui per resistere all’abbrivio.
In genere non apprezzo la religione che si intromette nelle questioni di coppia.
Ma a ’sto giro…
Faccio due foto e aspetto il mio treno [chissà cosa stava leggendo il frate].
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C’è un secondo post: qui.
Mainograz è il blog professionale di Graziano Maino, consulente di organizzazioni e network, professionista indipendente (legge 4/2013).
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Ho incontrato di nuovo il frate!
https://mainograz.com/2013/01/02/pubblicita-tra-matematica-e-religione-22/
Pingback: Pubblicità tra matematica e religione 2/2 « Mainograz
Avrei detto ilm16 % ma se penso che, con una fila kilometrica alla cassa, in tutta fretta ho dovuto prendere 6 pacchetti di mentine per raggiungere i mitici 50 € perché la cassiera incalzava sempre piu’, mi sa che il mio buono vale molto molto meno!
l’Esselunga non sconta, conta.
forse è il sonno e la poca lucidità ma a me sembra tutto molto poco ambiguo, mi butto:
non c’è una percentuale di sconto, c’è un 16% che è la percentuale del valore del buono rispetto all’acquisto > 50, che non è una percentuale di sconto perchè non sottrae nulla ai 50
poi questo voucher del 16% sulla spesa (mettiamo 8 euro su 50 per semplicità) diventa un buono sconto. A che percentuale di sconto corrisponde non lo possiamo dire perchè dipende dall’acquisto successivo, sempre che questo superi i 40. Per cui se il voucher era da 8 su un primo acquisto di 50 e il secondo acquisto è di 40, con lo sconto di 8 arrivo al 20% di sconto. Se con il secondo acquisto spendo 400 euro la percentuale di sconto dei soliti 8 euro è del 2%
vabè, giusto o sbagliato il ragionamento, mi dà occasione per salutare di cuore Graziano!
Intanto ti faccio gli auguri di Buon Anno.
Segue post;-))
A presto,
Graziano
Ho riletto questo manifesto decine di volte chiedendomi che cosa non andasse. E il colloquio fra i due piccioncini e il frate me lo ha confermato. E’ aperto a interpretazioni fallaci. Il concetto è: “se spendi più di 40 euro oggi, alla prossima spesa puoi risparmiare 8 euro ogni 50”. Il manifesto, invece, induce a pensare che ci sia uno sconto anche se si spendono cifre fra 40 e 50 euro mentre 40 euro è solo la spesa minima per avere diritto al successivo sconto. Da un’azienda che ha fatto scuola nella comunicazione pubblicitaria non me lo aspettavo.
Buon Natale, Graziano. Anch’io spero che la pausa natalizia possa essere occasione per completare qualche contributo ai blog che manca da troppo tempo. (-:
Caro Diego,
sei un ospite sempre benvenuto.
In più Appunti di lavoro (http://appuntidilavoro.wordpress.com) è aperto a blogger che vogliano partecipare o contribuire con i più diversi ritmi;-)
Buoni giorni di festa e di ripresa;-)
Graziano
Quanto mi piacciono questi post così originali Graziano, sono delle perle!!!
Ancora auguri a te e famiglia!
PS: ..’màzzate, che dritto il nostro francescano, eh? A me stanno molto simpatici questi fraticelli. E poi San Francesco era proprio un rivoluzionario pacifico, un ‘ribelle’ a cui dovremmo ispirarci almeno qualche volta…tanto di cappello.
Ciao Maria Teresa (http://www.studiopaladino.com),
grazie degli auguri che ricambio con affetto.
Chissà che durante le vacanze non riesca a chiudere qualche post in sospeso!
A presto e buoni giorni:-)
Graziano
Hai ragione, mi sono dimenticato: hai vinto una settimana… in convento.
(Capodanno 2012 o 2013?-)
Quando la matematica soccombe alla pubblicità e la religione soccorre…
Ho votato per primo. Cosa vinco? Chissà se la famiglia Caprotti ha fatto i conti così quando si é trattato o si tratterà delle quote di controllo dell’azienda…