«Ai tempi di Gutenberg, in tutta Europa esistevano trentamila libri scritti a mano, ma nel giro di cinquant’anni vennero messi sul mercato più di dieci milioni di volumi stampati.»
p 8
Howard Rheingold, Perché la rete ci rende intelligenti, Cortina, 2013 (2012).
Nel pensare al laboratorio e nel prepararlo con le colleghe Daniela Gatti, Anna Omodei, Laura Papetti, e con i colleghi Luciano Barrilà, Nicola Locatelli e Sergio Quaglia, ci siamo chiesti quali sono i nostri personali punti di vista verso le tecnologie digitali e verso gli effetti che stanno producendo. E come sintetizzare i propri personali punti di vista…
Già, con quale prospettiva mi avvicino a opportunità e questioni prodotte da questa stupefacente rivoluzione digitale in corso? Entusiasmo e curiosità? Sì, anche se vorrei che la mia curiosità fosse scettica e il mio entusiasmo critico. Questo il mio approccio a internet, alla mediasfera, ai cibermondi, all’infotutto, eccetera, eccetera, eccetera.
Quali domande attraversano sottotraccia la costruzione del laboratorio Writing Social Lab 2.0? Come usare il modo intelligente le tecnologie digitali? E in quali differenti modi? Come sviluppare competenze digitali sociali? Quali know-how sociodigitali dobbiamo padroneggiare per non farci travolgere o per non rimanere ai margini? In tutto questo come giocano le competenze di comunicazione, di scrittura, di collaborazione?
Tre giovedì: 12, 19 e 26 settembre 2013 , dalle 09:15 alle 17:00, nello spazio convegni della biblioteca di Cernusco sul Naviglio (Milano).
Il laboratorio sarà un laboratorio.
Formeremo tre o quattro gruppi di lavoro dalla configurazione rimodulabile. Affronteremo di volta in volta alcune questioni, sulle quali ragioneremo prima in gruppo e poi rimescolandoci in plenaria. Naturalmente ci saranno inserti di inquadramento, spunti per approfondire, suggerimenti operativi e sintesi per ricapitolare.
L’ipotesi intorno alla quale è stato progettato il laboratorio è che vi sia l’esigenza di confrontare esperienze e sviluppare competenze da condividere nei network e nelle organizzazioni di cui si fa parte, per lavorare meglio e accrescere le opportunità di lavoro.
Partecipano persone che lavorano in organizzazioni sociali, di volontariato o in enti pubblici e territoriali, consulenti e studenti, accumunati dall’interesse ad approfondire i temi della comunicazione e della scrittura digitale.
Avevamo pensato di fotografare la biblioteca di Cernusco e la sala nella quale lavoreremo.
Poi siamo andati a bere un caffè nel bar della biblioteca e lo abbiamo trovato rinnovato dopo la chiusura estiva. Ecco spiegata la foto del post: quello che vedete è il Bookcafé , ed molto probabile che qui faremo le pause canoniche, i momenti chiave, a partire dai quali si rielaborano le proposte formative ongoing.
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