Le domande per l’esame scritto previsto nel corso di Psicosociologia dei gruppi e delle organizzazioni sono due:
Verifico la fattibilità dell’esame provando a rispondere alla prima domanda in 2500 caratteri spazi inclusi.
Istituzione è un termine dai molti significati in relazione ai contesti d’uso e ai campi disciplinari. Due concezioni sintetizzano la tensione semantica: istituzione come forma sociale stabilita e istituzione come insieme di processi che organizzano una società. Nella prima concezione le istituzioni sono sistemi d’ordine superiori a individui, gruppi e organizzazioni che assicurano coesione sociale, stabilità e continuità attraverso le norme e le regole di comportamento. Nella seconda concezione l’istituzione è considerata una forza sociale che trasforma la società alterando le forme via via istituite. “Alla fine degli anni sessanta l’istituzione viene definita come il prodotto di un confronto permanente tra istituito (ciò che c’è già e che cerca di mantenersi) e l’istituente (forze di sovversione, di cambiamento)” (Hess, 2005, p. 180).
Tre gli aspetti indagati nelle dinamiche tra istituente e istituito:
> La spinta a normalizzare le innovazioni. Le spinte trasformative che animano i processi istituenti sono destinate – sotto la pressione dello Stato, delle élite dominanti, della pressione di altre istituzioni ad essere tradite e rese equivalenti agli assetti istituiti. “L’istituito accoglie l’istituente quando può integrarlo, cioè renderlo equivalente alle forme già esistenti” (Hess, 2005, p. 181).
> La perdita dell’idea fondativa e il tradimento degli obiettivi. Le ragioni e il senso della tensione istituente viene smarrito nell’azione. “Ogni idea, ogni invenzione, ogni profezia, via via che assume uan forma sociale, entra in un processo di istituzionalizzazione e quindi perde un po’ della sua radicalità (Hess, 2005, p. 183).
> Il formarsi di gruppi oggetto e gruppi soggetto. I primi sono il prodotto dell’istituito, la sua forma di organizzazione. I secondi sono configurazioni che aggregano forze trasversali, autonome, contrappositive, multiappartenenti.
L’analisi istituzionale o socioanalisi è anche una teoria e una pratica dell’intervento nei gruppi e nelle organizzazioni. “È il dispositivo che permette di analizzare come si confrontano l’istituente e l’istituito.” (Hess, 2005, p. 185. Si tratta di interventi per decifrare storie e dinamiche utilizzando cambiamenti, incidenti, fraintendimenti, resistenze disturbo delle routine provocati dall’intervento dei ricercatori-consulenti (anche interni), che a loro volta vengono catturati dalle dinamiche. “Una chiave dell’intervento socioanalitico è l’esplorazione delle domande implicite che si celano dietro la commessa e la richiesta formale di intervenire. Senza una commessa, non c’è possibilità per chi interviene di avere accesso a una situazione organizzativa, ma spesso questa contiene una pluralità di richieste. Facilitare la formulazione di ciò che avviene è una strada per approfondire l’analisi delle contraddizioni di una situazione.” (Hess, 2005, p. 183).
Questo post è una sintesi della voce di Remi Hess, Istituzione, pubblicata nel Dizionario di Psicosociologia, Cortina 2005 (2002), pp. 179-187. In fondo anche un Dizionario è un dispositivo istituente che ‘roccifica’ le conoscenze e insieme le rende disponibili, che fissa un qualche confine a un movimento, che lo spinge verso il farsi disciplina, ma che allo stesso tempo ne consente di trasmettere idee, proposte interpretative e di metodo.
Rouchy J.C., Soula Desroche M., Istituzione e cambiamento. Processo psichico e organizzazione, Borla, 2011 (2010).
Lezione molto interessante!!! :)
;-)