Per predisporre la sintesi che segue ho rielaborato i punti 4 e 5 del DPCM 16 gennaio 2013 – Linee di indirizzo del Comitato interministeriale per la predisposizione, a cura del Dipartimento della Funzione Pubblica, del Piano Nazionale Anticorruzione (legge 190/2012).
Ogni amministrazione pubblica deve strutturare un proprio Piano Triennale Anticorruzione per prevenire contrastare fenomeni di corruzione, aggiornarlo ogni anno e in occasione di cambiamenti organizzativi rilevanti. Il Piano Triennale Anticorruzione deve individuare aree e attività esposte al rischio di corruzione (mappatura del rischio), fornendo indicazioni e disposizioni adeguate alle caratteristiche organizzative e alle specifiche alle attività amministrative svolte dall’ente. In occasione della predisposizione del Piano Triennale Anticorruzione, delle verifiche periodiche e degli aggiornamenti annuali devono venire coinvolti stakeholder interessati dai contenuti del Piano.
Di seguito i contenuti essenziali del Piano Triennale Anticorruzione sulla scorta delle indicazioni del punto 5 delle Linee di indirizzo (DPCM 16 gennaio 2013):
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