Progetto: scheda di sintesi 2di2 (#PPPNP e #Psicosociologia)

Quando ragioniamo di progetti stiamo inevitabilmente facendo i conti con la complessità e il caos.
La lettura del post di Anna Omodei di ‘sintesi-commento’ della voce Progetto curata da Jean-Pierre Boutinet nel Dizionario di Psicosociologia mi ha spinto a rileggere l’intero contributo. Ho attinto – rielaborandolo – qualche altro spunto in vista della prima giornata del laboratorio “Costruire Partnership Pubblico-Privato-NonProfit” che prenderà avvio il 05 dicembre 2014. Promosso dalla Provincia di Milano il laboratorio si svilupperà in successive tre giornate: martedì 16 dicembre 2014, martedì 13 e martedì 27 gennaio 2015.
Dei molteplici impieghi del termine ‘Progetto’
Ecco in uno schema un “bene linguistico sballottato qua e là”, declinato per mostrare le svariate possibilità di impiego:
- Usi pratici, esperienziali
- Progetti personali, professionali, esistenziali.
- Progetti produttivi: di creazione, di rinnovamento, che mirano a una meta.
- Progetti che richiedono una continua cura (per la salute, l’eduzione, la vita sociale, la politica).
- Progetti organizzativi che pongono priorità e mobilitano energie, nei servizi e nelle imprese.
- Progetti come politiche, piani o programmi che vorrebbero cambiare la società.
- Usi riflessivi, di ricerca
- I progetti sono il modo per esprimere intenzionalità, senso e relazioni fra le dimensioni in gioco.
- Usi operativi, produttivi
- Strumento per governare l’incertezza.
- Metodo per sviluppare fasi e processi.
- Prefigurazione di cambiamenti attesi.
Differenti modi per servirsi del termine ‘progetto’, accomunati dalla tensione a rappresentare soggetti, forze e risorse, a collegarle in un disegno, a farle evolvere secondo un tracciato orientato.
Gli ingredienti dei progetti
Il termine progetto presuppone e collega diversi elementi:
- Soggetti capaci di pensieri e azioni, individuali e collettive.
- Tensioni ideative e prassi realizzative, intrecci di creatività e costruttività.
- Narrazioni prefiguranti e idealizzanti, volte a persuadere, a creare consenso, a coinvolgere.
- Volontà che devono affrontare incertezze, complessità, possibilità, scelte.
- Capacità di cogliere opportunità, di fare e dare spazio, di prendere e dare tempo.
- Scarto entropico tra desiderio e produzione.
Tensioni teoriche
Jean-Pierre Boutinet nella sua esposizione individua in quattro differenti orientamenti teorici, modi diversi di considerare il progetto:
- Per gli orientamenti fenomenologici i progetti esprimono “l’intenzionalità che getta una possibilità, anticipa una direzione, scopre un orizzonte”. Il progetto è senso che contrasta l’assurdo e lo trascende.
- Per gli orientamenti psicanalitici la dimensione di idealizzazione che i progetti esprimono nasconde l’ambivalenza fra difesa ed emancipazione ed espone al rischio della disillusione.
- Gli orientamenti umanistici (che Boutinet indica come maggiormente prossimi agli approcci psicosociologici) il progetto è un dispositivo che consente ai soggetti di agire, di anticipare il futuro, di darsi un direzione, di realizzarsi: di promuovere la costruzione dell’identità.
- Per gli orientamenti sociologici attraverso i progetti sono possibili interventi di trasformazione della società, ma anche semplificazioni e fallimenti.
Esprit de géométrie vs. esprit de finesse?
Boutinet, chiudendo il suo contributo, prova a indicare alcuni elementi comuni fra l’approccio ingegneristico e quello della ricerca-intervento: finalità temporanee, ridefinizioni dei poteri costituiti, articolazione di momenti di esplorazione e di operatività, partecipazione e comunicazione, coinvolgimento, azione di gruppo e ricerca di risultati apprezzabili.
Proposta e pratica progettuale possono però venire poste al servizio sia dell’emancipazione e sia della manipolazione.
Riferimenti
Boutinet J.-P., Psychologie des conduites à project, PUF, 1993.
Boutinet J.-P., “Progetto” in Barus-Michel J., Enriquez E., Lévy A. (a cura di), Dizionario di psicosociologia, Cortina, Milano, 2005, (ed. or. 2002), pp. 228-236.
Cau M., Fare progetti: un lavoro per sart-artigiani, Caublog, 2014.
D’Angella F. e Orsenigo A. (a cura di), La progettazione sociale, Quaderni di Animzione Sociale, EGA, 1999.
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