Come affrontare concretamente la predisposizione del Modello 231, senza perdersi e senza essere soverchiati dalla complessità dei passaggi necessari? Proviamo a fornire una mappa operativa, utile ad orientare il lavoro, a renderlo partecipato al giusto grado, una mappa circostanziata per fare della costruzione del Modello una occasione di apprendimento e messa a punto del funzionamento organizzativo (e non una ulteriore fonte di stress).
Ci sarà modo in successivi post di dettagliare i singoli passaggi, di entrare nei particolari, di scomporre le fasi in puntuali sottofasi e di corredarle con gli strumenti e la documentazione necessaria alla produzione del Modello 231, di presentare quel che viene prima e quel che deve venire dopo.
Qui e ora l’impianto di lavoro che abbiamo chiamato delle 5R.
La figura pubblicata in apertura di questo post rappresenta in sintesi i cinque passaggi da svolgere in relazione ad alcuni reati (quelli segnalati riguardano lecooperative sociali di tipo A):
Naturalmente per ciascun reato vagliato e ritenuto pertinente nel contesto organizzativo, viene predisposta una specifica griglia così da consentire un esame puntuale e produrre uno schema ad hoc che entrerà a far parte del Modello 231, nella sezione dedicata.
Ma dei dettagli tratteremo in un prossimo post.
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