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Pensieri, esplorazioni, ipotesi. Un confine incerto tra personale e professionale.

È in libreria “Progettare in partnership”

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Come affrontare i problemi che investono comunità sempre più articolate e complesse? Come attivare e promuovere le molteplici risorse presenti nei contesti territoriali? Come attrarne di nuove? Come costruire opportunità di interazione tra organizzazioni e persone che si assumono la responsabilità di agire, mettendo in campo energie per affrontare le questioni emergenti?
Collaborazioni inedite tra organizzazioni nonprofit, imprese, enti pubblici e gruppi informali di cittadini possono promuovere risposte concrete, in grado di trasformare l’esistente e di produrre soluzioni innovative.
Le organizzazioni nonprofit e di volontariato, le associazioni di promozione sociale, culturale e dello sport, i cittadini e i patti di collaborazione civica, gli enti locali, le imprese e le reti di impresa, le cooperative sociali e di comunità, le scuole e le agenzie formative, i coworking e gli spazi di lavoro comunitari, le biblioteche e i sistemi bibliotecari, gli enti parco e gli ecomusei, i distretti industriali, dell’artigianato e del commercio, le agenzie per lo sviluppo e la promozione locale possono dare vita a partenariati originali in grado di sostenere la realizzazione di progetti realmente trasformativi: possono progettare in partnership.
Progettare in partnership è una locuzione da chiarire: da un lato siamo convinti che non esista partnership (funzionante) senza progetto; dall’altro riteniamo che i progetti (semplici o complessi) richiedano sempre più, oggi, l’attivazione di collaborazioni cross-sector per pianificare interventi trasversali agli ambiti del welfare, dell’educazione, della cultura, del commercio, del turismo, dell’ambiente, dell’occupazione, dello sviluppo di impresa, della rigenerazione urbana, della cura dei beni comuni; infine, a nostro avviso, la stessa costruzione della partnership e la sua manutenzione si configurano come un’azione progettuale.
Progettare in partnership, dunque, perché le collaborazioni hanno bisogno di oggetti di lavoro – i progetti – senza i quali risultano improduttive, sfilacciate, frustranti: progetti sui quali mettersi alla prova insieme, in grado di innescare co-ideazione e coinvolgimento; iniziative per dare risposte a problemi comunemente riconosciuti; programmi per cooperare concretamente e in modo innovativo, promuovendo cambiamenti ritenuti significativi, costruendo soluzioni concrete.
Progettare in partnership perché la complessità degli interventi intersettoriali richiede di mettere in campo culture, competenze e strumenti differenti ma complementari, di condividere la creatività, la determinazione e la lungimiranza di soggetti diversi, di apprendere dalla comune esperienza e mettere in gioco le esperienze di ciascuno, aprendo i confini delle organizzazioni e operando in modo integrato.
Progettare in partnership, infine, perché anche la messa a punto, la cura e gestione della partnership richiede un progetto. Occorre dunque elaborare un piano sulla governance della partnership; costruire le condizioni di collaborazione per raggiungere obiettivi comuni; accordare e coordinare l’impegno e le responsabilità di ciascuno. Progettare in partnership, quindi, per costruire alleanze che superino il tempo del progetto e della sua realizzazione, che si spingano verso l’elaborazione di senso comune, che integrino le azioni a termine in una visione strategica per la comunità e il territorio.
In questo libro, con la collaborazione di diversi autori e autrici, affrontiamo la questione del progettare in partnership alternando contributi riflessivi, sezioni metodologiche corredate da strumenti,  presentazione di esperienze.
Suddiviso in sei parti, il testo si apre con una sezione dedicata a come “prefigurare le partnership”, nella quale vengono focalizzati i fattori in gioco nella costruzione di collaborazioni, le motivazioni che spingono a costruire accordi, le ragioni per le quali non c’è partnership senza progetto e l’importanza del capitale sociale nello sviluppo di alleanze.
Una seconda sezione affronta l’attività concreta del “progettare in partnership”: qui introduciamo un metodo per accompagnare le progettazioni a più mani utilizzando il Partnership Model Canvas attraverso le tappe dell’esplorazione, della collaborazione, della messa a fuoco, della messa a punto del budget, della comunicazione.
Nella terza sezione, “accompagnare le partnership”, presentiamo l’esperienza di laboratori formativi per la costruzione di partnership progettuali e di strumenti (anche digitali) che facilitano il lavoro collaborativo.
La quarta sezione offre spunti su come “rendere efficaci le partnership”, attraverso quattro interventi rispettivamente incentrati sulle tecnologie per co-decidere, sulla comunicazione e sulla valutazione degli impatti sociali.
La quinta sezione è dedicata a un approfondimento sui contesti nei quali “ambientare le partnership”: le cooperative di comunità e le scuole.
Infine, il capitolo conclusivo “sviluppare le partnership” offre spunti in merito alle basi normative del partenariato pubblico-privato e riflessioni sul lato oscuro delle partnership e sulle buone ragioni per collaborare.
Il libro, nato dalla collaborazione tra professionisti appassionati, è rivolto a responsabili di organizzazioni nonprofit, ad amministratori, dirigenti e funzionari di enti locali, a imprenditori, a project manager, a consulenti, a cittadini che vogliono impegnarsi in progetti trasformativi e a tutti coloro che intendono approcciare o approfondire in modo concreto il tema del progettare con altri.
Un particolare ringraziamento va a tutte le persone impegnate sul campo con le quali ci siamo confrontati, alle organizzazioni con cui abbiamo collaborato, e in particolare a Non Profit Network – CSV Trentino per il quale abbiamo realizzato nel 2016 il kit “Strumenti per progettare”, che questo libro riprende e sviluppa.

2 comments on “È in libreria “Progettare in partnership”

  1. Anonymous
    3 January 2017

    Mitico Graz-..!!!

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