Torno sul tema delle foto per i post (sia chiaro di questo parlo, non di fotografia in generale, né di foto su internet).
Qualche giorno fa ho messo insieme alcuni spunti postati poi su Appunti di lavoro con il titolo “Ricordati le foto…”. Poi mi è venuto in mente dell’altro, qualche altro spunto pratico, ricavato dalla cura di Mainograz.
In sostanza di seguito ricapitolo le indicazioni che progressivamente mi sono dato (chissà, magari qualche blogger esperto potrà commentare, criticare o – quasi meglio direi – integrare. Comunque sia queste le coordinate che in generale provo a seguire:
Da ultimo la questione delle risoluzioni e dei formati. In internet non servono risoluzioni altissime (occupano spazio). Il problema sono semmai i formati. Con Mac quando si catturano le foto (mela+shift+3) si generano file immagine sul desktop. Può accadere che il formato in cui i file vengono salvati non venga accettato poi da WordPress. Il problema del formato c’è anche quando si ha a disposizione una locandina in pdf e la si vuole trasformare in una immagine che accompagna il post. Per Mac c’è un programma che si chiama Dragoman (freeware) che trasforma i file da un formato a un altro (ci sono anche per Windows analoghi software, ma di quel mondo ignoro praticamente tutto).
Inserisco qui una fugace digressione che (apparentemente) non c’entra nulla. Poiché in questi ultimi mesi, con alcuni colleghi ci è occorso di tornare a lavorare sulle carte dei servizi [che si sia entrati in una necessaria fase revisoria?], allora, avendo fissato qualche pensiero, provo a dare loro una forma temporaneamente compiuta in attesa che questo paragrafo possa svilupparsi in un post ad hoc.
Nella costruzione delle carte dei servizi, arriva prima o poi [meglio prima, il prima possibile!] la questione delle scelte iconografiche:
Le foto nelle carte dei servizi sono un punto dolente. Sulle immagini, sul loro valore e sulla loro efficacia comunicativa c’è una letteratura ampia, con diversi gradi di tecnicalità. L’esperienza di ciascuno poi è fonte di apprendimenti taciti. Le foto contano, comunicano, introducono e facilitano la comprensione. Oppure no. Disturbano, distraggono, deviano, confondono, disinformano e non fanno fare bella figura. In alcune carte dei servizi (oggi sempre più in forma di siti o blog) ad esempio le persone che lavorano o che utilizzano i servizi vengono ritratte in situazioni poco considerate, con effetti dissonanti, incongrui, sconclusionati. Vengono presentati luoghi vuoti e tristissimi, foto francobollo inutili, appiccicate per sbaglio, immagini che sconnesse dal testo, nella migliore delle ipotesi inutili, se non disturbanti. Anche in questi casi conviene per prima cosa porsi il problema (non è necessario essere fotografi professionisti), e come seconda accortezza non è inutile fare tante foto e poi sceglierle (meglio se si può usare una macchina fotografica di qualità). Ci si può poi domandare che cosa comunicano le foto che ci sembrano migliori e cosa comunicano a chi non condivide la nostra esperienza professionale, il trasporto per il lavoro che facciamo o l’attenzione per le persone che fruiscono dei servizi di cui vogliamo costruire una presentazione per mezzo di immagini e testi. Una volta scelte le foto, non mi sembra uno spreco di tempo accompagnarle con didascalie esplicative e contestualizzanti.
È chiaro che non sono un fotografo e neppure un esperto di arti visive. Desidero solo condividere una soluzione che a me è parsa economica e utile al tempo stesso [il massimo della virtù: una soluzione bella e buona all’unisono]. A volte nei blog e nei post è richiesto rendere visibili i volti delle persone che ci lavorano, da soli o in gruppo. I ritratti sono sempre un problema. Vale, secondo me (e mi ripeto), la regola aurea di fare tantissime foto e poi di scegliere quelle che dicono di più nella concreta situazione comunicativa. Ma spesso le condizioni ambientali per fare foto a raffica non sono ottimali. Una soluzione efficace è quella di proiettare, con un normalissimo proiettore collegato a un computer un’immagine sfondo e poi scattare un certo numero di foto di volti o di figure. Come si vede nell’immagine qui sotto riportata…
Ecco, in breve e in forma peer-to-peer, qualche indicazione aggiuntiva rispetto a quanto ho provato a fissare la scorsa settimana. Domande che mi inducano ad approfondire, ma soprattutto indicazioni sono ben accette (in particolare sull’uso di Flickr].
Alcuni redattori del blog Appunti di lavoro (Alberto Ponza, Matteo Lo Schiavo, Pierluca Borali, Graziano Maino, Daniela Gatti, Maria Giovanna Salaris)
Ringrazio Graziano per le truccologie e segnalo il programma che utilizzo per trasformare le immagini da un formato ad un altro (con windows): Moo0 ImageTypeConverter
La neve inganna…era la gioia della pausa estiva in avvicinamento (sempre di pausa si trattava)!
Paradosso: ho provato a condividere il post su fb ma non riesco a visualizzare l’anteprima della foto…
Ma come siete belli!
Giovanna è addirittura
brillante!!!!
Sarà la gioia del
Natale che si
avvicina?
Auguri.
Martina