If writing is organizing, then…
Scrivere è faticoso.
Scrivere dobbiamo.
Scrivere può dare soddisfazione.
Le organizzazioni (e le persone che vi lavorano) scrivono.
Tanto.
Tante cose diverse.
Le organizzazioni stesse sembrano (fatte di) scritture.
Scrivere (con e per) le organizzazioni è un lavoro che mi piace.
Scrivere di cose di lavoro.
Arrancando per mutevoli scritture.
Con chi si trova impigliato.
Con chi guizza via, lasciandomi spiazzato.
Scrivere a volte è vitale.
Mainograz è il blog professionale di Graziano Maino, consulente di organizzazioni e network, professionista indipendente (legge 4/2013).
Scopo di questo blog è esprimere il mio punto di vista su questioni che reputo interessanti e discuterne con chi ha piacere di farlo.
Non raccolgo informazioni di profilazione sulle persone che visitano il blog Mainograz.
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Si, è vero a volte scrivere è vitale.
Ma “si scrive per vivere” o “si vive per scrivere”?
Nel primo caso la scrittura nasce dentro te ed esce come espressione del fatto stesso che vivi, sei tu in un’altra forma, vivi in eterno nelle parole che hai scritto.
Nel secondo caso la scrittura mi sembra un limite, un peso…
Adesso io ho scritto per vivere…
Oppure a volte si scrive perché non è possibile “fisicamente” parlare, e scrivere diventa l’unico mezzo per comunicare, magari via internet chat. Il lavoro che vi propongo, pubblicato su una rivista medica, è un esempio di comunicazione scritta tra un giovane paziente impossibilitato a parlare e lo psicologo
http://www.tumorionline.it/articoli.php?archivio=yes&vol_id=516&id=6167
Mi fai pensare a Deridda: privilegiare la scrittura significa non accettare la logica della “metafisica della presenza”: la voce e la parola indicano la presenza, la scrittura e i testi indicano l’assenza.
E’ giunto il momento di affrontare Derrida!
scrivere è vitale.. peccato che rischiamo di perdere la scrittura a mano, la nostra bella calligrafia, che la nostra maestra ci ha insegnato con tanto amore! (cosa troveremo nelle biblioteche del futuro?)
Come saranno le biblioteche del futuro?
Come ce le immaginiamo?
Chissà se digitalizzeranno anche i manoscritti?
La digitalizzazione avanza:
– compro le penne perché le perdo.
– bastano fogli riciclati e qualche quaderno (ormai a mano scrivo poco).
– da mesi non compro una cartuccia.
– e stampo raramente.
Qualcosa sta davvero cambiando.