Tra domenica e lunedì ci sono state poste tre domande.
Ecco alcune possibili risposte, ma prima una breve intro.
#EserciziDiFuturologia (breve intro)
#EserciziDiFuturologia sarà un pomeriggio di confronto professionale per mettere in comune idee, discuterle, svilupparle, a partire dai contributi liberi (ma preparati) di chi vi prenderà parte.
Il format non prevede un argomento prefissato (e questa è una prima caratteristica), se ci saranno dei fili conduttori, vorrà dire che li avremo rintracciati dalle idee che verranno presentate. Chi partecipa prepara un intervento brevissimo (e questa è la seconda caratteristica) che presenterà appoggiandosi a una slide, a un testo, a un clip o a una foto. Di cosa si parlerà allora? Il titolo un po’ lo lascia presagire: a tema c’è il futuro.L’incontro è previsto per il 24 giugno 2016, 13:45-17:30, ospiti della Cooperativa Lotta contro l’emarginazione a Sesto San Giovanni (Milano), via Lacerra 124, MM1 Sesto Marelli o MM1 Sesto Rondò.
Partecipare è semplice
La futurologia è la scienza di quella porzione di presente che si affaccia sul futuro. E chissà, forse qualcuno/a dei partecipanti approfondirà il punto e smonterà le pretese di questa disciplina di vedersi riconosciuto uno statuto epistemologico.
La futurologia forse è solo un continuo esercizio di lettura del presente per coglierne le dinamiche, le evoluzioni, le trasformazioni, i segnali debolissimi di qualcosa in mutamento, la ri/lettura degli accadimenti che – riguardo a questioni diversissime – possono indicare l’annunciarsi di novità. La futurologia ha, per certi versi, a che vedere con l’innovazione: forse è il lato più immaginifico, forse quello più semplificante, o forse quello che riconnette il futuro al presente (credendo di fare l’opposto).
E può la futurologia scordarsi del futuro del passato? Possiamo aspettarci che dica qualcosa di utopie, distopie, eutopie?
Per alcuni la futurologia è un esercizio di costruzione di schemi di indagine delle combinatorie possibili, per altri l’occasione di raccontarsi cosa notiamo di interessante, per farsene qualcosa di utile nel presente prossimo.
Non lo sappiamo (ancora). Stanno arrivando le iscrizioni e i primi contributi. L’invito è aperto a chi conosciamo, a colleghi e colleghe, a conoscenti, a persone che seguiamo o che ci seguono sui social, a chi ci segue su Twitter e ha ritwittato il nostro invito, a chi incontriamo su Facebook, o legge i nostri post sui blog Correrepensando e Caublog, tra gli altri.
Siamo dunque in tema: non sappiamo chi preparerà un contributo, chi vorrà intervenire, chi è interessato a sorpenderci/si. Non ci sono limitazioni, se non quelli definiti dal format, possono partecipare coloro i/le quali siano interessati/e a portare un contributo, a confrontarsi, a raccogliere spunti con un disegno più o meno chiaro sui possibili usi.
Il futuro ci sorprende (la futurologia studia di quale tipo di sorpresa si tratti). Tra le sorprese (gli apprendimenti (la futurologia è scienza degli apprendimenti?) ce ne è uno che ci ha fatto cambiare idea (la futurologia è scienza dei cambi di idee in corsa?).
Molte persone chiedono di poter venire con colleghi/e, amici/e, non da soli/e. Interessante! Che il futuro lo si affronti meglio in compagnia?
Di qui l’idea di introdurre una variante: #EserciziDiFuturologia: porta un’idea, porta un amico/a (se lo desideri).
Iscrivetevi a esercizidifuturologia@gmail.com
Preparare un brevissimo intervento: tre minuti, una slide/testo/clip.
Se lo desiderate, portate un amico o un’amica.
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