Riconfeziono (con i debiti permessi) il report di sintesi di una giornata di confronto sulle strategie del consorzio sociale MITB, a cui hanno preso parte i/le dirigenti delle cooperative sociali di tipo b consorziate.
Un paio di mesi fa si è svolto il secondo di un ciclo di incontri promossi dal consorzio sociale MITB, ciclo rivolto alle persone che nelle cooperative sociali aderenti esercitano funzioni direzionali: presidenti, consiglieri di amministrazione, direttori e coordinatori. Tre le questioni considerate:
– lo scenario socioeconomico che investe le cooperative sociali di tipo b;
– le prospettive future;
– le scelte che le imprese sociali possono affrontare già nell’immediato.
Per una lettura del contesto nazionale hanno portato il loro contributi due ‘capitani di lungo corso’ della cooperazione sociale. A me invece è stato chiesto di svolgere il ruolo di facilitatore.
I temi sui quali i due esperti hanno espresso considerazioni sono quelli delineati dal Libro bianco di Federsolidarietà sulla cooperazione sociale b (gennaio 2012):
Dal loro osservatorio nazionale agli esperti è stato chiesto di rileggere l’itinerario intrapreso e di prefigurare possibili orizzonti.
Ecco cosa è emerso dal confronto fra i dirigenti, seguito alle relazioni degli osservatori.
Passato
– Energia: primavera, estate, forza vitale, voglia di portare innovazione culturale.
– Fatica: partenza difficile, come formiche capaci di lavorare a un progetto comune e capaci di trasportare pesi.
– Ideologia: alla conquista del west, pensando di poter cambiare il mondo, utopia…
– Mission: costruzione, un posto dove poter lavorare (per tutti), coinvolgimento interno.
– Immagine: sfigati.
Presente
– Energia: autunno inverno, siamo in mare, siamo un salvagente… forse ci serve un salvagente.
– Fatica: difficoltà a far capire il progetto all’interno e all’esterno; pericolo: manca il lavoro e ci sono nodi da sciogliere.
– Ideologia: gli eroi di Alamo, bloccati in trincea, cambiati dagli eventi…
– Mission: precedenza al lavoro, impegno sociale, consapevolezza: ci sono molte incertezze, è necessario stare accorti.
– Immagine: prestigiatori.
Futuro
– Energia: di nuovo primavera.
– Fatica: siamo in mare, su e giù per le montagne, Into the Wild, il futuro è un punto di domanda.
– Ideologia: scommessa: ripartiamo dai sogni?
– Mission: organizzazione e ampliamento, interazione con nuove realtà sociali, sviluppo di impresa, innovazione, consapevolezza sociale.
– Immagine: impresa.
Come si vede dalla sintesi diversi i punti da approfondire, diverse le idee da riconsiderare per offrire al sistema consortile MITB spunti per una lettura sull’esperienza passata e attuale, e anche sulle prospettive da costruire, tra idealità e concretezza, senza rinunciare a riferimenti di valore.
Serve un piano strategico del consorzio MITB
– Obiettivi per condividere una strategia comune.
– Concretezza dei risultati a breve termine.
Formazione comune per…
– Sostenere il rinnovamento delle motivazioni.
– Favorire il confronto fra soci di cooperative diverse.
– Sviluppare competenze interessanti da proporre sul mercato.
– Consolidare le specialità delle cooperative.
– Coinvolgere nuovi soci.
Rendere visibile il valore della cooperazione sociale B
– Riaffermarsi come soggetti protagonisti delle politiche di sviluppo sociale ed economico dei territori.
– Promuovere il ruolo della cooperazione sociale B nelle comunità.
– Consolidare e valorizzare competenze e know-how.
– Promuovere la collaborazione con le imprese come fattore di responsabilità sociale.
– Comunicare l’essere bio della cooperazione sociale B (produce benessere senza inquinare, produce varietà, conserva la biodiversità, …).
Rafforzare il dialogo e il confronto con le istituzioni
– Lavorare per definire regole per gli appalti pubblici.
– Dialogare per identificare nuovi servizi (l’innovazione non può essere un impegno e un investimento unilaterale).
Promuovere cooperazione fra cooperative
– Integrazione e mutualità reciproca fra cooperative aderenti al consorzio sociale.
– Promozione di scambio di competenze.
– Sperimentare inserimenti lavorativi in collaborazione fra cooperative.
– Favorire scambio e circolazione di buone prassi.
– Individuare momenti di collaborazione e condivisione all’interno del consorzio sociale.
– Servizi alle cooperative socie: paghe e contributi, contabilità, progettazione.
– Rafforzare la mutualità interna al consorzio: costruendo il catalogo dei servizi e dei benefit rivolti ai soci, catalogo delle risorse professionali disponibili.
Sostenere e riconoscere la regia del consorzio sociale
– Per sviluppare logiche di global service.
– Per sviluppare opportunità di lavoro per le cooperative, offrendo supporto alle cooperative più fragili.
– Per offrire consulenze che aiutino a crescere e a svilupparsi.
– Per sostenere lo start-up di nuovi servizi o nuove cooperative sociali.
Si tratta di spunti da precisare, da sottoporre a nuove verifiche per valutare quali risorse e professionalità sono necessarie e predisporre un documento condiviso da portare all’attenzione al consiglio e alla assemblea consortili.
Che metodologia abbiamo usato per realizzare una giornata di lavoro collegiale?
L’impostazione della giornata di lavoro mirava a fare incontrare analisi generali sulla attuale situazione della cooperazione sociale B in Italia con le letture dei dirigenti delle cooperative sociali consorziate. Alla ricerca non tanto di saperi incontrovertibili, quanto di valutazioni nel vivo dei problemi. Le considerazioni messe a disposizione dagli osservatori sono state utilizzate come sollecitazioni per attivare la riflessione e il confronto.
Queste le sequenze da cui è composta OPERA:
Ecco le mie osservazioni, a distanza di qualche tempo, riguardando i materiali prodotti:
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