Sul tema dello spoils system (‘sistema delle spoglie’) ho consultato alcuni testi che riporto in calce. Sono consapevole che mi sto accostando in modo assolutamente parziale alla letteratura sul tema. Si tratta di un approccio iniziale, dal quale però già emergono aspetti interessanti da collegare alla riflessione sugli avvicendamenti intermedi e apicali nelle organizzazioni pubbliche (e non solo).
Non è facile descrivere in modo neutro la pratica dello spoils system. In sintesi si tratta di un sistema di cooptazione, fondato sul presupposto che chi viene eletto (o designato) in modo legittimo, avrebbe il diritto di individuare figure di cui avvalersi nell’esercizio del potere legittimamente acquisito.
Una prima considerazione riguarda i termini che si possono utilizzare per indicare lo spoils system in quanto forma di reclutamento mediante selezione discrezionale. Modalità di selezione che riverbera sui processi di inserimento e di avvicendamento che seguono. Infatti (in una versione naif) se le ‘spoglie dei vinti’ appartengono ai vincitori, chi vince avrebbe il diritto di dismettere le figure con incarichi di responsabilità avvicendandole con altre di sua fiducia. Insomma chi vince si sceglie i giocatori e rinnova la squadra a suo piacimento.
Naturalmente le cose sono un po’ più complesse. Intanto per come l’ho presentato il metodo è barbarico, non foss’altro perché non tiene conto dell’esistenza norme che regolano il funzionamento della pubblica amministrazione e di rapporti di lavoro disciplinati da contratti (eppure nella testa di alcuni vincitori e sulle labbra di alcuni trionfatori il metodo – salvo l’uso dell’inglese – è stato proclamato minacciosamente e invocato con desiderio).
Motivazioni a sostegno dello spoils system | Punti di forza | Punti di debolezza |
Rapporti fiduciari | Conoscenza ed efficienza |
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Meritocrazia |
Riconoscimento delle competenze. |
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Ho cercato di raccogliere le motivazioni addotte a sostegno del metodo dello spoils system. Certamente si obietterà che logicamente clientelismo e familismo non sono da riferire allo spoils system nella sua forma ideale. Vero. Ma se il vincitore ha diritto alle spoglie del vinto, ha diritto – secondo una certa (a-logica) consequenzialità – di definire chi succederà al vinto e ha diritto ad esercitare questo supposto diritto con sommo arbitrio. Si aprono così le porte ad una singolare e scarsamente fondata forma di spoils system (tuttavia ben presente nella realtà).
Confusione | Criticità |
Clientelismo, nepotismo, familismo vengono confusi con forme di spoils system |
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Di contro il sistema burocratico-amministrativo viene descritto come sistema relativamente indipendente dal potere politico, a condizione che le forme di reclutamento siano trasparenti e accessibili, e che il processo di selezione vagli le competenze generali e specifiche dei candidati. L’indipendenza dell’apparato amministrativo, che idealmente si pone come soggetto autonomo dalle pressioni politiche al servizio dell’applicazione del potere politico esercitato con legittimità, ne fa un soggetto essenziale nei processi dell’amministrazione pubblica. Vengono però segnalati alcuni elementi di criticità: gli apparati amministrativi esercitano ruoli politici e non semplicemente amministrativo-gestionali, più difficilmente verificabili perché non sottoposti a valutazione pubblica, gli apparati amministrativi tenderebbero all’autoconservazione e all’inamovibilità, e sono permeabili all’infiltrazione di soggetti che fanno diretto riferimento a patron politici.
I termini che ho rintracciato per indicare (o motivare) con accenti diversi lo spoils system sono i seguenti:
Seguendo e schematizzando i ragionamenti che sviluppa Francesco Merloni (2008, pp. 117-124) il percorso professionale nelle amministrazioni pubbliche ha avvii, sviluppi e responsabilità proprie rispetto ad altre forme di collaborazione in ambito pubblico.
Distinzione | Dirigenza professionale | Spoils system |
Compiti |
La dirigenza professionale ha compiti di amministrazione e di gestione
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Compiti di supporto alle figure politiche e in parte di rappresentanza Compiti di consulenza |
Collocazione |
Interna o esterna all’apparato amministrativo |
Esterna |
Lo spoils system sarebbe dunque una modalità di inserimento di figure con poteri limitati alla sfera di azione politica, figure alle quali verrebbero attribuite responsabilità o compiti di direzione, ma prive di poteri di gestione e amministrazione, figure prive della possibilità di agire autonomamente per conto della Pubblica Amministrazione. In ogni caso l’inserimento di figure individuate su base fiduciaria, impatta sul profilo professionale, sul ruolo, sulle funzioni e sull’immagine di chi lavora in organizzazioni pubbliche e su ha compiti di direzione. Le modalità di individuazione e di accesso a posizioni di responsabilità non solo contribuiscono a determinare l’immagine e del funzionario e del dirigente pubblico, e pi in generale l’immaginario collettivo sui sistemi pubblici, ma presumibilmente anche l’identità professionale individuale e collettiva di chi lavora in enti pubblici. In particolare se non sono chiare le distinzioni di ruoli e di poteri e se le regolazioni non sono esplicite.
Riporto semplicemente alcune citazioni dalla Costituzione italiana.
Parte prima – Diritti e doveri dei cittadini
Titolo IV – Rapporti politiciArticolo 54
Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi.
I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle, con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.Parte seconda – Ordinamento della Repubblica
Titolo III – Il Governo
Sezione II – La Pubblica AmministrazioneArt. 97
I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e la imparzialità dell’amministrazione.
Nell’ordinamento degli uffici sono determinate le sfere di competenza, le attribuzioni e le responsabilità proprie dei funzionari.
Agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni si accede mediante concorso, salvo i casi stabiliti dalla legge.Art. 98
I pubblici impiegati sono al servizio esclusivo della Nazione.
Se sono membri del Parlamento, non possono conseguire promozioni se non per anzianità.
Si possono con legge stabilire limitazioni al diritto d’iscriversi ai partiti politici per i magistrati, i militari di carriera in servizio attivo, i funzionari ed agenti di polizia, i rappresentanti diplomatici e consolari all’estero.
Un secondo aspetto da considerare riguarda le prospettive disciplinari con le quali si affronta il tema. Le categorie tendono ad essere giuridiche o politologiche facendo emergere e considerando aspetti rilevanti e focalizzati (ma parziali).
Vengono in primo piano (correttamente) preoccupazioni riguardo alla imparzialità dell’amministrazione pubblica in particolare verso i cittadini, e preoccupazioni riguardanti la tracimazione della politica in termini di determinazione di favori (preoccupazioni sagge e attuali).
Nei testi consultati, una questione rimane sullo sfondo. Che effetti si producono nei rapporti di lavoro interni ai gruppi o agli uffici il fatto che alcune persone vengano individuate sulla base dell’intuitu personae e che effetti produce il loro inserimento nell’operatività di uffici costituiti su base concorsuale?
La discussione lascia sullo sfondo aspetti che potrebbero a loro volta essere indagati, quale l’impatto sul funzionamento organizzativo: interazione fra funzionari designati su base fiduciaria o clientelare e funzionari di carriera; impatto nei gruppi di lavoro sull’operatività e sul clima e sulla convivenza e quindi sul benessere.
Se la discrezionalità trasparente, motivata, rispettosa delle norme può avere un senso. La discrezionalità arbitraria, opaca e politicizzata ha certamente impatti controproducenti. E per forme di ostruzionismo o di rigetto contribuiscono a provocare tensioni e malfunzionamenti organizzativi, ed effetti sulla qualità dei servizi pubblici.
Di Mascio F., Partiti e Stato in Italia. Le nomine pubbliche tra clientelismo e spoils system, Il Mulino, 2012.
Pasini N., Lo spoils system fa male alla democrazia? Politica e pubblica amministrazione, Giappichelli, Torino, 2007.
Merloni F., “Gli incarichi fiduciari”, in D’Alessio G. (a cura di), L’amministrazione come professione. I dirigenti pubblici tra spoils system e servizio ai cittadini, Il Mulino, 2008, pp. 117-124.
Merloni F., “La dirigenza in Italia”, in Ius Publicum Network Review, Report annuale 2011, www.ius-publicum.com
Per la mia esperienza: anzianita’ corrisponde a competenza e a diritto acquisito (Io non sono d’accordo), poca e apparente trasparenza, clientelismo, regole arretrate e, qualche volta, strani casi di meritocrazia. Buon senso e fortuna nel beccare la persona giusta. Il cittadino in ultimo, non sempre.
E’ compito dell’organo politico fornire l’indirizzo programmatico, compito dell’organo amministrativo è l’attuazione delle linee programmatiche fornite dall’organo politico. Lo spoils system spesso genera una intromissione dell’organo politico nei compiti e nel merito dell’operato dell’organo amministrativo annullando la separazione dei due organi e creando di conseguenza una forma di sudditanza dell’organo amministrativo all’organo politico. Tale sottomissione/dipendenza genera atti che spesso sono finalizzati all’interesse personalistico del politico piuttosto che all’interesse collettivo.