Chi l’ha detto che esiste una sola razionalità?
Confliggono semmai.
Si invocano razionalità logiche: dal più grande al più piccolo, se A è maggiore di B, e B è maggiore di C, allora A è maggiore di C, e così via…
Razionalità logiche che sconfinano con il piacere estetico dell’ordine, delle corrispondenze, delle equivalenze, delle simmetrie, degli arzigogoli.
Ah, le razionalità estetiche!
Che incontrano razionalità comunicative, razionalità che incontrano ragioni altrui, che chiedono di valutare gli effetti delle azioni proprie, dei termini scelti o proferiti.
Razionalità queste non facilmente distinguibili dalle razionalità relazionali che provano a tenere conto del punto di vista dell’altro, non sapendo bene quando quel punto viene superato e quando conviene fermarsi (o sporgersi).
E perchè mai la razionalità deve prevalere?
In particolare quella solipsistica e autopromozionale?
Meglio quel tanto di disordine che consente di coesistere con dissonanze e disimmetrie ineliminabili.
O no?
Mainograz è il blog professionale di Graziano Maino, consulente di organizzazioni e network, professionista indipendente (legge 4/2013).
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La razionalità è conservatrice. Si afferma proprio per garantire meglio la conservazione. Ragiona bene prima di avvicinarti ad un dinosauro. Evita di gettarti in acqua privo di canoa. Disponi argani per sollevare pietre. Io valgo evidentemente più di te (e qui già scivoliamo un po’….).
Ha sempre quel vago aroma di imperativo, la razionalità. Impedisce quel disequilibrio attraverso la previsione e la correttezza delle sequenze. Addomestica il tempo e dispone gli istanti (tutti pettinati allo stesso modo) uno dietro all’altro, a distanza regolare, dando a ciascuno un numero. La razionalità opera agevolmente sulle quantità, qualsiasi esse siano (anche con il tanto amore se la cava bene…). Vacilla sugli aspetti qualitativi, nella misura in cui sono imprevedibili. Rincorre con mille sistemi la prevedibilità. Funzioni ed integrali. La razionalità è più vicina alla magia di quanto crediamo. Ed occhio a sgarrare, Maino! Voooooooooooummmmm…..guarda come arde il legno d’ulivo!!!!
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