Dalle esperienze si ricavano apprendimenti se ci si ferma a ripensarle, da soli e con altri.
“Costruire Partnership Pubblico-Privato-NonProfit”.
Di seguito una breve nota per anticipare l’impostazione del laboratorio, la proposta di lavoro per la prima giornata, e l’articolazione delle quattro giornate che compongono il ciclo di incontri.
Il laboratorio prevede di alternare presentazioni di sintesi concettuali a momenti di confronto in plenaria e a attività di elaborazione in sottogruppo.
Alle persone che prendono parte al laboratorio proporremo di identificare tre idee progettuali praticabili alle quali lavorare costituendo tre gruppi di lavoro, da mantenere stabili nel corso del laboratorio.
In ciascuna delle giornate presenteremo uno strumento pratico impiegabile nella costruzione di partnership.
Per arricchire le voci sul campo realizzeremo alcune interviste su esperienze di costruzioni di partnership pubblico-privato-nonprofit, che pubblicheremo insieme ai materiali che via via verranno prodotti, alle slides utilizzate e alle schede di sintesi sui blog blog Cawblog, Mainograz e Paresblog.
Il laboratorio sarà condotto da Marco Cau, Graziano Maino e Anna Omodei.
Questo il programma della prima giornata di laboratorio:
09:30
10:30
11:15 > pausa
11:30
13:00 > pausa
14:00
16:15 > pausa
16:30
Il progetto è una costruzione sociale (non esiste ‘prima’, al più c’è un’ipotesi), prende forma dall’apporto dei soggetti coinvolti, dal grado di investimento e collaborazione. Il progetto si riconfigura (va riconfigurato) in progress: sono necessari passaggi per chiarire man mano gli obiettivi, e uno schema di lavoro per non disperdere energie può fare la differenza.
Costruire relazioni non è facile, richiede determinazione e una buona resistenza ai disappunti. E anche la pazienza di raccogliere elementi utili sui soggetti coinvolti,
Per alimentare relazioni costruttive, durature e attivabili ci si può chiedere qual è il senso e quali le aspettative da percorsi comuni, e come promuovere reciprocamente l’immagine (come non svalutare le opportunità che derivano da comunicazioni curate e come evitare comunicazioni interferenti).
Nei progetti di collaborazione, tra i partner è vitale raccordarsi, mantenere i contatti e continuare a scambiare, assicurare regia alle attività.
Le partnership hanno bisogno di apporti e di accordi, di divisione dei compiti e non solo di condivisione. Per collaborare è necessario ‘scoprire le carte’, offrire crediti di fiducia.
Le partnership hanno bisogno anche di accompagnamento, di rilanci, di sintesi, di tessiture continue. E se li si pensa come comunità temporanee, piuttosto che programmi che si sviluppano con linearità, allora figure di community manager sono indispensabili.
Se mancano le forze, se le energie vengono meno… Naturalmente non abbiamo in mente solo le risorse economiche, ma certamente anche quelle.
Senza budget per una partnership non si dà la possibilità di operare, di sviluppare concretamente il proprio progetto. Per questo è necessario trovare risorse, gestirle, darne conto e valutarne gli impatti. Dove trovare risorse e come articolare, come dare valore agli apporti, al tempo?
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