Oggi, per la parte introduttiva della sedicesima lezione del corso di Psicosociologia dei gruppi e delle organizzazioni tre citazioni. Tre spunti per ragionare di potere, leadership e autorità (presto un post come si deve;-)
Riprendo traducendolo uno schema chiaramente provocatorio [o almeno spero, ma forse no, e allora mi preoccupo] che ho trovato in un testo che affronta il tema della leadership carismatica e dell’autorità.
Ricetta (appuntielenco) per sviluppare carisma
– Credi nelle tua abilità di essere carismatico!
– Trovati una crisi, o scatenane una se ne hai bisogno!
– Trova una spiegazione per la crisi e una teoria plausibile per superarla!
– Con entusiasmo annuncia la tua teoria per superare la crisi con entusiasmo!
– Assicura alla tua azione un successo iniziale!
– Trova o cerca persone:
– con identità deboli (nell’ambito dell’orientamento all’autonomia)
– con desiderio di relazioni (nell’ambito dell’orientamento alla relazione)
– con scarso orientamento (nell’equilibrio nell’orientamento)
– e con un bisogno di nuove esperienze (nell’ambito dell’orientamento alla stimolazione)
– Dai a queste persone supporto positivo, così da diventare una figura importante nella loro vita!
– Costruisci rituali che ti mettano al centro della scena!
– Crea una aristocrazia!Paschen e Dihsmaier, 2014, p. 54-60.
Naturalmente, nel testo, questi punti vengono spiegati uno a uno (non sono banalmente apodittici…).
Le classificazioni aiutano a ragionare e a confrontarsi. Ma sono solo parzialmente rispecchiano la realtà. A volte offuscano, altre distorcono, altre ancora enfatizzano. Barus-Michel e Enriquez, nella voce ‘Potere’ presente nel Dizionario di Psicosociologia, propongono cinque forme idealtipiche di potere.
Forme che presentano aspetti combinabili fra loro, a formare forme ibridide, evolventi, intermittenti, variamente dislocanti… tutte da considerare.
Da un punto di vista generale – è necessario sottolinearlo –, l’autorità non implica solamente dei “principi” (per esempio la necessità dell’ordine, rispetto per le persone, priorità della nazione o del regime socialista, ecc.), ma dei principi riconosciuti. Non si riduce affatto a un potere di fatto. Non esiste se non quando è riconosciuta. Essa poggia dunque su un accordo, tacito o esplicito, che procura al gruppo riferimenti comuni, che sottende l’elaborazione di leggi e diritti, che rende possibile una completa articolazione di organismi o ruoli sociali, e che, infine, fonda, misurandolo, il rispetto dovuto a ciascuno.
Michel de Certeau, 2006, p. 70, corsivi dell’autore.
Barus-Michel. J., Enriquez E., “Potere”, in Barus-Michel J., Enriquez E., Lévy A. (a cura di), Dizionario di psicosociologia, Cortina, Milano, 2005, (ed. or. 2002), pp. 217-227.
Certeau de M., “Autorità cristiane e strutture sociali”, in Debolezza del credere. Fratture e transiti del cristianesimo, Città Aperta, 2006 (1987).
Paschen M., Dihsmaier E., The Psychology of Human Leadership. How to Develop Charisma and Authority, Springer, 2014 (2011).
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